VOGUE.IT & ANTICAMERA - ZURICH

Le Passeggiate #6. La Zurigo di Mara Miccichè e Michele Foti

Un intricato sistema di tubature che raccoglie e trasporta le acque immacolate dei laghi fino alle eleganti residenze cittadine, un groviglio sotterraneo che funziona allo stesso tempo da scheletro e linfa. Si tratta del tecnologico sistema di purificazione delle acque di Zurigo, un insolito reticolo urbano che si rivela poi un osservatorio speciale per cogliere ciò che meglio definisce l’identità della città. Lo svicolarsi invisibile all’occhio di quei canali che collegano il centro abitato, con i suoi palazzi di design, alla natura, poderosa eppure calma, che invece la circonda.







È un movimento continuo, tentacolare ma sommerso, che desta l’interesse artistico della musicista Mara Miccichè, che in Svizzera ci è nata e a Zurigo ci vive, la creativa scelta da Anticàmera per esplorare l’oltralpe.

La sua passeggiata musicale, ripresa dal videomaker Michele Foti, si muove tra le architetture avveniristiche della Sunrise Tower e della Uetliberg TV-tower fra le altre, oppure ancora tra il Giardino Botanico e l’Hotel Marriott, accompagnandovi lungo un percorso che, probabilmente, riscriverà la vostra idea di sonnolenta città svizzera.





Per la serie "le Passeggiate", creativi e fotografi selezionati esplorano in coppia una città: le loro passeggiate diventano un foto racconto da seguire su Instagram*.* C’è differenza tra camminare – per andare al lavoro, a fare la spesa, a prendere il tram – e passeggiare. È una differenza sostanziale che riguarda la scansione del tempo, innanzitutto, e l’attitudine all’osservazione che ne deriva: passeggiando, infatti, ci diamo il tempo di “perdere” tutto il tempo necessario per ripercorrere al rallentatore le strade vecchie e nuove della città che ci ospita. Anticàmera ha raccolto e tradotto in immagini i racconti di creativi, selezionati insieme a Vogue Talents, fatti di scorci, geometrie e angoli di città che amano, vivono o che hanno percorso, anche solo una volta. Attraverso l’occhio di una selezione di fotografi, quelle immagini si incrociano con ricordi, aneddoti e pensieri che solo una passeggiata, preferibilmente lunga e solitaria, può far nascere.

Text by Silvia Schirinzi